Russia, primi del '900. La passione per il disegno arriva a consolare il
terzo figlio di una famiglia falciata da diverse tragedie: il padre
scomparso in circostanze misteriose, un fratello dato per disperso
all'indomani della rivoluzione, l'altro fratello, Vladimir, ammalatosi
di sifilide e segregato in camera da una madre terrorizzata
dall'eventuale contagio. Poco prima di togliersi la vita (non reggendo
più alla vergogna e al dolore), Vladimir s'avvede del talento grafico
del fratello più piccolo, Alexandre, e lo incoraggia, con una lettera, a
continuare a disegnare. Il più giovane degli Alexeieff lo prende in
parola e al disegno dedica il resto della sua vita, divenendo prima
incisore e poi ammirato cartoonist. Trasferitosi a Parigi, si mantiene grazie a pubblicità (cfr. la bell'addormentata secondo l'industria vinicola) e sporadiche collaborazioni (vedi i tableaux in apertura del Processo wellesiano), inventando, con la moglie Claire Parker, la tecnica d'animazione pinscreen, dove lo schermo (denominato, da lì in poi, schermo Alexeieff-Parker) è animato in gradazioni di grigi grazie alle miriadi di spilli da cui è trafitto, aghi variamente illuminati e confitti a diverse profondità. L'opera prima è Una notte sul Monte Calvo(a dire di Norman McLaren, il miglior film d'animazione di sempre), amato all'istante dai surrealisti e riproposto con tutt'altro afflato nel Fantasia disneyano: indemoniata messa in immagini del poema sinfonico di Modest Mussorgskij, raffigura con tratto metamorfico un sabba di streghe còlto nella notte più breve dell'anno, disposta tra il solstizio estivo e la festa di San Giovanni Battista (dove già Gogol' ambientò un racconto de Le veglie alla fattoria di Dikanka). Alexeieff s'ispira all'opera del compositore russo anche per le cinegrafie musicali Tre Temie Quadri da un'esposizione, mentre Il naso, tratto dalla novella di Gogol', spicca, di là dalla vocazione strettamente narrativa, tra le espressioni più compiute della sua breve filmografia. Ad oggi, a mantenere in vita la complessa tecnica d'animazione su schermo a spilli vi è solamente il québechiano Jacques Drouin, allievo di Alexeieff e autore dell'incantevole Le Paysagiste.
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